I tipi di copertura in edilizia

Excursus sui vari tipi di copertura presenti nel settore dell’edilizia.

Qual è l’importanza rivestita dalla copertura per i tetti?

La copertura per i tetti è una delle parti più importanti per quanto riguarda un edificio, in quanto ha la funzione di preservare l’ambiente interno dall’invasione degli animali e soprattutto dagli agenti atmosferici. Lo scopo, dunque, è quello di proteggere dalla pioggia, di resistere alle sollecitazioni dovute al  forte vento ed all’eventuale accumulo di neve e di diminuire la dispersione termica della struttura. La copertura per i tetti è formata da due parti principali: il manto di copertura che è lo strato più esterno ed assicura l’impermeabilità all’acqua e la struttura portante che ha appunto il compito di sostenere il manto stesso.

Quali tipi di copertura esistono?

tipi di copertura sono classificati in base ad alcune caratteristiche: la continuità o discontinuità dello strato di tenuta all’acqua, il comportamento termo igrometrico (ovvero isolamento e ventilazione), il grado di accessibilità (“vivibile” oppure agibile solo per la manutenzione) e la percentuale di pendenza. In base alla continuità o meno esistono le coperture continue che impediscono all’acqua di penetrare all’interno dell’edificio grazie ad un sistema di tenute senza soluzione di continuità. Solitamente si tratta di tipi di copertura curve o piane. Se invece il tetto ha un certo grado di pendenza sono utilizzate coperture discontinue che impediscono all’acqua di entrare. Sono tetti a falda coperti con coppi o tegole che fanno defluire le piogge. Per quel che concerne il grado di accessibilità, esistono tetti accessibile ai pedoni o ai veicoli leggeri oppure ancora a quelli pesanti. Infine ci sono i giardini pensili che resistono sia alle sollecitazioni chimiche che a quelle meccaniche.

La copertura in edilizia in base ad isolamento e ventilazione e tipo di pendenza

Per quel che concerne il comportamento idrometrico, la copertura in edilizia si distingue in quattro classi. Vi sono le coperture non isolate e non ventilate, quelle ventilate e non isolate, quelle isolate e non ventilate (che prendono i nome di tetti a caldo, con uno strato termoisolante che protegge l’edificio da sbalzi termici e infiltrazioni) ed infine le coperture isolate e ventilate (tetti a freddo). In base alla percentuale di pendenza, poi, si possono citare la copertura in edilizia planare orizzontale – pendenza inferiore all’1% – quella planare suborizzontale con pendenza tra l’1 ed il 5%, la copertura planare inclinata (la pendenza supera il 5%) oppure le coperture curve.

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